Partecipare al gay pride di Londra e' un'esperienza indimenticabile. Noi ci siamo stati oggi: abbiamo seguito il corteo dai primi momenti in Baker Street e poi lungo Oxford Street e giu' per Regent Street fino all'arrivo a Trafalgar Square.
La piazza, come in tante altre occasioni e' stato il teatro di una grande festa. A dispetto delle previsioni che davano pioggia, la giornata e' stata splendida. C'erano tutti: associazioni di gay, lesbiche, trans, rappresentanti della Metropolitan Police, del Servizio Sanitario Nazionale, della British Airways, dei bancari, della Ford, del mondo musulmano, dei trekkers della domenica e tanti altri ancora... tra i piu' disparati che nemmeno con la fantasia si puo' immaginare.
Ancora una volta, Londra da' il meglio di se' stessa, replica in ogni momento la prima sensazione che si ha quando si arriva: liberta'! A Londra ci si sente davvero liberi di esprimere se stessi come si vuole. Di uscire di casa vestiti come capita, di sedersi per terra a leggere un libro, di distendersi in mezzo ad un prato, di cantare in mezzo alla strada...
Il tema di quest'anno era "Fairytales, Myths and Legends" (racconri di fate, miti e leggende) e lo spettacolo e' stato magico, con le Drags Queens e Prince Charmings che hanno fatto la loro parte.
Londra e' grande e oggi lo si e' visto, il sindaco (Mayor) di Londra era presente anche lui, da semplice cittadino, a piedi, senza scorta e pompa magna! Basta vedere la foto!
Ecco perche' amiamo Londra, per questo stile di vita informale e intriso di tolleranza e bonarieta'.
Peccato che quest'anno sia tormentata da mortali accoltellamenti tra bande rivali di adolescenti, sono gia' 20 i morti e anche oggi i giornali invocano una maggiore prevenzione da parte della Polizia per cercare di fermare questa carneficina e meno concentrazione sul terrorismo che, francamente, ma questa e' una nostra opinione non pare rappresenti un reale pericolo.
Comunque sia, oggi Londra era solo una grande festa che continuera' per tutta la notte a Soho, nell'East End, in ogni strada e piazza indifferente a chi oggi ha cercato di rovinargliela, come lo sparuto gruppo di fanatici religiosi, predicatori intolleranti che protestavano contro il Gay Pride minacciando l'ira del padreterno sulla testa dei 'peccatori'. Pazienza Londra. Come recitava uno striscione: No Fear in Love.
1 commento:
Ciao Elena e ciao Giorgio, grazie per la vostra testimonianza sul Gay Pride di Londra. Mi ha fatto respirare quell'aria di libertà che in Italia manca sempre più a causa di una commistione tra politica e poteri religiosi bigotti e oscurantisti.
Colgo anche l'occasione per congratularmi con voi per il vostro Blog che ritengo brillante e pieno di notizie e spunti interessanti.
Vi abbracccio.
Ciao
Arrigo
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